Qual è il miglior modo per conoscere una città, un paese o un luogo e scoprire le peculiarità del territorio? Il modo perfetto è attraverso la conoscenza del cibo. Il cibo, rispecchia il volto di una città, il suo sapere, le sue tradizioni e la sua cultura. Perché il cibo non è solo un modo per soddisfare il palato o il bisogno di nutrirsi. Dietro una ricetta quasi sempre, si nasconde la tradizione, gli usi, i costumi e la storia di un popolo. Dietro una ricetta, c'è quasi sempre una storia da raccontare. Il cibo di strada, detto Street food, è parte del patrimonio culturale gastronomico, una cultura culinaria che affonda le sue radici nel passato, dove i poveri non avevano niente da mangiare. E si arrangiavano con gli avanzi dei nobili e gli scarti alimentari, non si buttava via niente e si faceva tesoro di tutto quello che si aveva a disposizione. Il cibo di strada nasce povero e nel tempo è diventato un must dell'arte culinaria, e si diffonde in tutto il mondo. Non passa mai di moda, anzi cresce sempre di più. Tutti ne parlano. Il cibo di strada, è un cibo popolare nato sui vicoli stretti e chiassosi o sulle piazze, dove sono venduti e preparati al momento da ambulanti che attrezzano il posto con le bancarelle o in luoghi come mercatini e fiere, ma si vedono anche lapini, furgoni attrezzati per la preparazione dei cibi. Il cibo di strada, è pronto per il consumo, si mangia subito in strada. E' un modo di mangiare informale, pratico ed economico. Tutta la penisola, ha le sue ricette. Nei centri storici di alcune città italiane, sono sorti alcuni negozietti specializzati nella preparazione e vendita di cibi da mangiare in strada. Numerosi sono i cibi di strada della cucina siciliana e in particolare della città di Palermo. Scoprire un luogo del cuore attraverso la cucina, passeggiando nei mercati e perdendosi fra i vicoli assaporando cibi tipici tradizionali è un'esperienza che arricchisce e lascia momenti indimenticabili. Se vi trovate a Palermo, non potete non assaggiare le tipiche crocchè. Sono dette cazzilli, il nome deriva dalla loro tipica forma allungata. Sono tipici della cucina siciliana, e fanno parte dello Street food, sono a base di patate e si trovano anche nelle rosticcerie e friggitorie. Il loro profumo si espande sulla strada ed è difficile restare indifferenti al loro richiamo. Viene subito voglia di assaggiarle e lasciarsi avvolgere dalla loro morbidezza e bontà che sprigionano. Una vera delizia e bontà da non perdere. Sono semplici e gli ingredienti sono pochi e facili da reperire. Gli ingredienti sono: patate, sale, pepe nero e prezzemolo. Le patate devono essere farinose. Le crocchè di patate si accompagnano con un panino o si possono assaggiare anche sole. La tradizione vuole il panino. Le crocchè di patate si possono preparare anche in casa. Come si preparano le crocchè?
Ingredienti:
500 gr di patate vecchie
sale q.b.
pepe nero q.b.
prezzemolo q.b.
olio di arachidi q.b.
Preparate tutti gli ingredienti sul tavolo e procedete alla preparazione. Lavate e tritate finemente il prezzemolo. Lavate le patate (non togliete la buccia) e fatele bollire in abbondante acqua salata per circa 40 minuti. Scolatele, pelatele e passatele nel passaverdura o nello schiacciapatate avendo cura di ottenere una purea senza grumi. Unite alla purea di patate, sale, pepe nero e prezzemolo, amalgamate per bene fino ad ottenere un impasto omogeneo, poi prelevate una piccola quantità e formate la crocchetta, deve essere della lunghezza e dimensione di un dito medio. Formate le crocchette e poggiatele su un vassoio. Continuate fino a terminare l'impasto. Friggete in olio abbondante a 170° (non superate i 180°). Come si dorano, scolateli su un piatto coperto da carta assorbente e salate. Buon appetito!
Un consiglio: se volete potete preparare le crocchè di patate la sera prima, mettetele dentro il frigo coperti da un panno o dalla pellicola, e poi friggeteli al momento.
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