lunedì 16 agosto 2021

Cefalù, un borgo incantevole



Cefalù

Da vedere e da visitare

Un borgo che incanta e regala suggestioni ed emozioni. Camminare tra le stradine e perdersi tra i vicoli del centro storico e un incontro di culture, monumenti e botteghe d'altri tempi, perdersi tra la folla dei turisti e passanti, e lasciarsi trasportare dalla bellezza del borgo e dai sapori, profumi e odori che ti inebriano e ti lasciano un dolce profumo di ricordi. Sedersi sulla riva e guardare l'orizzonte ti permette di riconciliarsi con se stessi e proiettarsi verso l'infinito. 
Cefalù è uno dei borghi più belli d'Italia. Uno scorcio che è dominata dall'imponente profilo della sua Rocca. Un dedalo di vicoli e stradine medievali che si intersecano tra di loro e ogni passo racconta la sua storia. Sospesa fra il Mar Tirreno e le Madonie, Cefalù, è patrimonio dell'Unesco. Una catena di meraviglie e di una bellezza sfolgorante, dove si intrecciano misteri e suggestione. Vincenzo Consolo la descriveva così: "Emblematicamente intrisa di aure arabe e normanne." La cattedrale che si trova nel centro storico è un monumento siculo -normanna fondata nel 1131 da Ruggero II, con le due torri innalzate al cielo. Al suo interno, si possono ammirare, i mosaici dell'abside centrale del Cristo Pantocratore benedicente (1148), la fonte battesimale romanica, la croce lignea bifronte dipinta da Guglielmo da Pesaro e la Madonna con bambino (1533) di Antonello Gagini. Annesso alla Cattedrale, il Chiostro, decorato da colonne binate e con capitelli scolpiti.

Da visitare e da non perdere


L'Osterio Magno un monumento del XIII secolo che fu la residenza estiva dei Ventimiglia, o ancora l’affascinante lavatoio medioevale, scavato interamente nella roccia alla foce del fiume Cefalino, e il Teatro Cicero recentemente restaurato. Una passeggiata lungo corso Ruggero permetterà al visitatore di ammirare diverse perle architettoniche, dalla chiesa del Purgatorio (1668) al cui interno si trovano le spoglie del barone Enrico Piraino di Mandralisca, o ancora ammirare la facciata della chiesa dell’Addolorata di piazza Garibaldi, la sua torre campanaria alla base custodisce resti delle antica mura megalitiche della città.


Il museo Mandralisca è come un libro d’arte, al suo interno conserva opere che vanno dal VI secolo a.C. al seicento. Una visita non certo fugace darà la possibilità al visitatore di ammirare le diverse sezioni, quella malacologia, la biblioteca storica, la pinacoteca che ospita icone della scuola cretese bizantina, dipinti del XVII secolo, ma ciò che attrae per bellezza e per la sua notorietà è il famoso ritratto d’Ignoto attribuito ad Antonello da Messina e il ritrovato capolavoro di Sogliani e ancora la sezione archeologica che ospita il noto cratere a campana. Con una passeggiata a piedi è possibile raggiungere la vetta della Rocca che sovrasta la città ove ammirare un panorama mozzafiato a strapiombo sul Tirreno e visitare il tempio di Diana, edificio megalitico legato al culto dell’acqua o ancora andare alla ricerca delle tracce preistoriche della città di Ruggero nelle due grotte, denominate delle Giumente e delle Colombe, che si trovano sul versante settentrionale della stessa Rocca. A 15 chilometri dall’abitato, tra castagni, querce e frassini, sorge il Santuario di Gibilmanna: all’interno dell’ antico convento ci sono una ricca biblioteca e il Museo di arte sacra.


















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