martedì 11 dicembre 2018
Chi era Santa Lucia?
Chi era Santa Lucia? La Santa che si festeggia il 13 dicembre. Lucia nacque a Siracusa alla fine del III secolo in una famiglia nobile. Da piccola rimase orfana di padre e con la madre furono costrette a professare di nascosto la religione cristiana per sfuggire alle persecuzioni. Lucia era promessa sposa a un giovane pagano ma lei non aveva alcun interesse per la vita matrimoniale. Preferiva l'amore per Dio. La mamma di Lucia cominciò a stare male, soffriva di emorragie. Lucia convinse la madre a recarsi in un pellegrinaggio a Catania presso la tomba di Sant'Agata, in occasione dell'anniversario del suo martirio per chiedere la grazia della guarigione. Dopo la messa, Lucia, mentre pregava sul sepolcro si addormentò e in sogno le apparve Sant'Agata che le promise la guarigione della madre e le rivelò che sarebbe diventata santa. Subito la madre guari. Lucia tornò a Siracusa e comunicò alla madre che non voleva sposarsi e che la strada che aveva scelto era quella di aiutare i poveri della città. Fu cosi che Lucia iniziò a dare tutti i suoi averi e la sua dote ai poveri. La notizia, arrivò alle orecchie del pretendente di Lucia che preso dall'ira, avendo scoperto le sue vere intenzioni, la denunciò all'arconte di Siracusa (Pascasio) che subito la fece arrestare. In quel periodo, infatti, erano in vigore i decreti di persecuzione dei cristiani emanati dall'Imperatore Diocleziano. Durante il processo, Pascasio cercò di convincere Lucia a rinnegare la sua fede ma Lucia non cedette. Le cose iniziarono a mettersi male e infine Pascasio ordinò che fosse trascinata in un luogo di perdizione, ma quando i soldati tentarono di spostarla, Lucia miracolosamente restava dov'era. Pascasio pensò che Lucia fosse una strega per questo ordinò che fosse cosparsa di urina e di riprovare a muoverla usando dei buoi, ma gli animali non riuscirono a spostarla. L'arconte, Pascasio, infuriato, ordinò che venisse bruciata. Cosparsa di pece e olio, il corpo di Lucia venne avvolto dalle fiamme, ma non bruciò. Alla fine Lucia fu decapitata con un colpo di spada. Si narra che le furono strappati anche gli occhi, per questo lei divenne protettrice della vista, anche se non ci sono fonti ufficiali su questo gesto terribile. La figura degli occhi sulla coppa, o sul piatto, è da attribuirsi, semplicemente, con la devozione popolare che l'ha sempre invocata protettrice della vista a motivo del suo nome Lucia, da Lux, che vuol dire "luce". Il 13 dicembre del 304, Lucia morì da martire e il suo nome e quello di Siracusa diventarono famosi in tutto il mondo. Il nome di Santa Lucia, è legato al miracolo della fine della carestia dell'anno 1646, domenica 13 maggio. Dalla testimonianza scritta di un testimone, si legge nel documento che il 13 maggio dell'anno 1646, una colomba fu vista volteggiare dentro la Cattedrale durante la messa. Quando la colomba si posò sul soglio episcopale, una voce annunciò l'arrivo di un bastimento carico di cereali. La popolazione tutta vide in quella nave la risposta data da Lucia alle tante preghiere che a lei erano state rivolte. Si gridò al miracolo della fine della carestia. Dopo il miracolo, i palermitani decisero di bollire il grano e di condirlo con dell'olio di oliva. Fu così che nacque la cuccia, il cui nome deriva da "coccio" cioè chicco. Nei secoli, la ricetta ha subito trasformazioni. Oggi la ricetta è più ricca e più golosa. Si aggiunge alla cuccia la crema di ricotta o la cioccolata. Un vero tripudio di sapori e profumi. La festività dovrebbe avere un fine spirituale: in ricordo del miracolo la Chiesa propone il digiuno e il divieto di consumare, per questa giornata, pane e pasta. Un celebre motto palermitano recita :"Santa Lucia, vulissi pani, pani unn'aiu e acussi mi staiu". Ma il 13 dicembre, la festa è diventata l'emblema del consumismo, si preferisce abbuffarsi con le arancine, le panelle, il gateau e la cuccia. Viva Santa Lucia!
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