mercoledì 16 ottobre 2024

Pesto alla genovese

 


Pesto alla  genovese

Come ho preparato il pesto alla genovese

Questo pesto alla genovese è fatto solo con il parmigiano reggiano, i pinoli, l'aglio, le foglie di basilico, un pizzico di sale e l'olio evo. Non ho usato il mortaio. Ho usato il frullatore ad immersione. Pratico e veloce da fare. Ci ho impiegato un paio di minuti.

Pesto alla genovese
Ingredienti
50 foglie di basilico
pinoli q. b.
un pizzico di sale
1 spicchio d'aglio
4 cucchiai di parmigiano 
olio evo q.b.

Procedimento
Pulite le foglie di basilico con un panno, non vanno lavate.

Mettete l'aglio e le foglie di basilico dentro il barattolo del frullatore, aggiungete i pinoli e il sale e cominciate a frullare a intervalli, aggiungete poi il parmigiano reggiano, continuate a frullare, amalgamate tutto e aggiungete l'olio d'oliva. Formate una crema e riponete il pesto alla genovese in un barattolo aggiungete un po' d'olio, chiudete e conservate per un paio di giorni in frigo.

lunedì 14 ottobre 2024

La pasta alla Norma


La pasta alla norma è un piatto classico della tradizione gastronomica siciliana. Un capolavoro unico e intramontabile della cucina siciliana, a base di pasta, solitamente maccheroni ma anche spaghetti, avvolta dal pomodoro fresco, accompagnata con le melanzane fritte, decorata con le foglie di basilico e spolverata con la ricotta salata. Un piatto mediterraneo, un' esplosione di sapori e profumi tipici della Sicilia e del Mediterraneo. Come arrivano sui banchi del mercato le melanzane e il pomodoro fresco, si ha voglia di preparare questo capolavoro della cucina tradizionale siciliana. Il pomodoro fresco si trova sui banchi del mercato da maggio a settembre, e le melanzane si trovano da giugno a ottobre. Un piatto esuberante, opulento, caldo e avvolgente, che ci delizia durante il caldo rovente della Sicilia. La pasta alla norma, si prepara in tutte le case siciliane e italiane. E' un piatto conosciuto in tutto il mondo. L'odore fritto delle melanzane che invadono la cucina e si spandono sulle scale o sui vicoli del centro, il pomodoro che borbotta nella casseruola e il profumo del basilico e della ricotta salata grattugiata formano un piatto unico e antico. Uno scrigno della cucina mediterranea che non passa mai di moda. E come un rito che si ripete, come si avvicina l'estate, è difficile rinunciare a cucinare questo piatto d'altri tempi. Le cose buone non muoiono mai. La pasta alla norma nasce a Catania, diventando presto, un piatto diffuso in tutta la Sicilia. Conoscete la storia della pasta alla norma e, perché si chiama cosi? Facciamo un tuffo nel passato. Pare che questo nome sia stato dato dal commediografo catanese Nino Martoglio che, stregato dal profumo e dalla bontà del piatto, avrebbe detto: " Chista è na vera Norma!" In riferimento alla celebre opera del compositore Vincenzo Bellini, conterraneo del commediografo e della pasta. Ecco la ricetta.

Ingredienti 
80 - 100 gr di penne rigate a persona
1 melanzana
olio per friggere q.b.
1 spicchio d'aglio
olio evo q.b.
200  gr di salsa di pomodoro
basilico q.b.
sale q.b.
pepe nero q.b.
ricotta salata q.b.

Procedimento 
Pulite la melanzana, eliminate il picciolo, tagliatela prima a fette e poi a dadini, mettetela dentro un colapasta, cospargetela di sale grosso e lasciatela riposare per circa un'ora affinché perdano l'acqua amara di vegetazione. Trascorso il tempo, lavatela e asciugatela. Friggetele in abbondante olio caldo, come si dorano, scolatele e adagiatele su carta assorbente per eliminare l'unto in eccesso. Nel frattempo, preparate il sugo, in una padella ampia, soffriggete l'aglio con un po' d'olio, versate la passata di pomodoro nella padella, salate e pepate, aggiungete il basilico e fate cuocere a fuoco dolce per circa 15 - 20  minuti. Trascorso il tempo, togliete l'aglio e il basilico, e mettetela da parte. Lessate la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolatela al dente e conditela con la salsa, mescolate bene e spolverate con la ricotta salata, aggiungete le melanzane fritte, spolverate leggermente con la ricotta salata e decorate con le foglie di basilico. Buon appetito!

Una chicca: se non avete il termometro da cucina per misurare la temperatura dell'olio. Prendete uno stecchino, immergetelo nell'olio, se attorno allo stecchino si formano le bollicine, l'olio è pronto per la frittura.

mercoledì 28 agosto 2024

Insalata greca


Insalata tipica

L'insalata greca è un piatto tipico della cucina ellenistica. Un piatto colorato, fresco e buono. Ci sono molte varianti di questa insalata. Come arriva l'estate si trovano tutti gli ingredienti che servono per preparare questa deliziosa insalata. Facile e veloce da preparare. Prendete un'insalatiera. Tagliate un cetriolo a rondelle, lavate e asciugate i pomodori maturi baciati dal sole rovente che avvolgono la nostra Isola. Tagliate a fette i pomodori, affettate una cipolla rossa precedentemente ammollata in acqua e aceto se la preferite morbida per mezz'ora, se la preferite croccante mettetela in acqua e sale, scolatela ed asciugatela. Se vi piacciono dissalate i capperi. Tagliate la feta a cubetti. Prendete un'insalatiera, mettete dentro il cetriolo, i pomodori, la cipolla rossa, le olive nere, i capperi e la feta condite con un filo d'olio evo, aceto di vino bianco, sale, pepe nero e origano. L'insalata greca è pronta.

Insalata greca
Per una persona

Ingredienti
1 cetriolo
2 pomodori
1 cipolla rossa piccola
capperi q.b.
olive nere q.b.
100 gr di feta
olio evo q.b.
aceto di vino bianco
sale q.b.
pepe nero q.b.
origano q.b.

Procedimento
Dissalate i capperi in acqua. Tagliate a fette la cipolla rossa. Mettetela in ammollo in acqua e sale se la volete croccante, se invece la preferite morbida mettetela in ammollo in acqua e aceto. Lavate e asciugate I pomodori. Tagliateli a fettine. Con un pelapatate togliete la buccia del cetriolo e tagliatelo a rondelle. Tagliate a cubetti la feta. Mettete dentro un'insalatiera il cetriolo, la cipolla rossa precedentemente ammollata, i pomodori, i capperi precedentemente dissalati, le olive nere, la feta condite con un filo d'olio evo, aceto di vino bianco, sale. pepe nero e origano. L'insalata greca è pronta!

martedì 20 agosto 2024

Pensieri in parole - Come fatto in casa al supermercato


Sugli scaffali del supermercato finalmente ho trovato la marmellata fatta con soli 3 ingredienti. Non è vero come ci hanno raccontato e fatto credere che i prodotti industriali devono contenere additivi, conservanti e un elevato contenuto di zucchero. Anche i prodotti industriali si possono produrre come fatti in casa. L'elevato contenuto di zucchero contenuto in molti prodotti industriali è una delle cause principali di molte malattie come l'obesità e il diabete. La marmellata che ho trovato al supermercato è prodotta con il 105% di frutta. Senza pectina, senza acido citrico, senza acqua. Solo frutta, zucchero d'uva e succo di limone concentrato. Il succo di limone concentrato e l'acido citrico non sono la stessa cosa. L’acido citrico è uno dei conservanti più comuni negli alimenti, l'acido citrico alimentare è un additivo aromatizzante. In natura si trova naturalmente negli agrumi, alimenti che contengono acido citrico: sono i limoni ed il lime, è un acido organico presente in molti frutti e verdure. La pectina in busta che si compra al supermercato è diversa da quella prodotta naturalmente dalla frutta. La pectina in busta contiene: destrosio, gelificante (pectine), correttore di acidità (acido citrico), sciroppo di glucosio, conservante (acido sorbico), succo di limone disidratato. Alcuni tipi di frutta contengono naturalmente la pectina come gli agrumi, le mele cotogne,  le mele, le pere e le albicocche. Per estrarre al meglio la pectina dalla frutta, la frutta deve essere matura.



venerdì 9 agosto 2024

Monastero di Santa Caterina


 

(Luoghi da visitare)

Monastero di Santa Caterina

Se vi trovate in giro nel centro di Palermo o siete di Palermo non potete non visitare il Chiostro all'interno del Monastero di Santa Caterina, si trova a pochi metri da piazza Pretoria. All'interno del monastero, si trova una pasticceria che è stata recuperata, dopo anni di abbandono e riaperta al pubblico nel 2017 per assaporare sapori antichi perduti e godere delle meraviglie che ci sono all'interno del monastero. Un luogo incantevole circondato da piante di limoni e spazi museali da visitare. La pasticceria offre dolci seguendo le vecchie ricette delle monache di clausura che preparavano i dolci tipici siciliani. Ogni giorno offrono il meglio della tradizione di Palermo e dell’intera Sicilia. Non solo le Minne di Vergini, ma anche cannoli farciti al momento, cassate e cassatelle fritte (tipiche della zona trapanese), i biscotti di pasta frolla ripieni di fichi secchi, mandorle e marmellata, i famosi Buccellati siciliani, la frutta Martorana e le crostatine ripiene di crema. Io ho assaggiato la crostatina con crema pasticcera. Veramente deliziosa. Un luogo antico dove il profumo della cannella si sente come entrate nel monastero. Ma non solo potete anche godere di uno spettacolo mozzafiato che vi lascerà senza parole. Dopo aver salito i gradini si arriverà sui tetti del monastero, da cui potrete ammirare una splendida vista della città.








giovedì 2 maggio 2024

Sant'Elia (Luoghi da visitare)




Gita fuori porta
Vi porto con me
Sant'Elia

Se venite in Sicilia o abitate in Sicilia, vi consiglio di fare una gita a Sant'Elia. Sant'Elia è un borgo marinaro siciliano incantevole. Sembra un quadro dipinto incastonato nella natura e nelle rocce. Di sera diventa un luogo romantico per prendere un aperitivo e aspettare il tramonto, sotto la luna e le stelle. Guardando e ascoltando il suono del mare, sotto un cielo stellato e luci soffuse. Sant'Elia è nato come borgo marinaro dove sorgeva un'antica tonnara. Il borgo marinaro è stato fondato intorno al XVII secolo, è sovrastata da Solunto e da tutta la sua storia, ed è anche contornata dal promontorio di Capo Zafferano. Il borgo è attraversato dal mare e, sulla terraferma, c’è una piccola salita, sovrastata da una croce, che offre un panorama mozzafiato. A rendere il paesaggio ancora più suggestivo è una casetta bianca circondata dal mare, con il classico tetto a spiovente. La Caletta a Sant’Elia è una piccola baia a forma di "U" allungata, uno spettacolo della natura che ne ha marcato la bellezza come un vero quadro di autore: si tratta di un’insenatura tra le scogliere nel mezzo all'antico borgo con una spiaggetta di sabbia, si trova all'interno del golfo di Capo Zafferana, da cui è possibile godere un panorama mozzafiato e un mare limpido e cristallino con colori cangianti dal blu al verde smeraldo. Si tratta di un angolino in cui il mare è circondato da una parete di roccia che in base alle varie ore del giorno assume tratti quasi surreali; dove fare il bagno e tuffi, la piccola cala è meta di attrazione turistica soprattutto nei mesi di giugno, luglio e agosto e sino a settembre, quando arrivano visitatori da ogni parte del mondo che rimangono incantati dalla sua bellezza, ma anche le persone dei paesi limitrofi che vogliono trascorrere una giornata lontana dai rumori della città, godendo del mare e del paesaggio che Sant’Elia ha da offrire.
Il piccolo paesino affaccia su un mare limpido e turchese, con una spiaggetta impreziosita da barchette colorate e piccole rientranze; la “casetta bianca”, che sorge sull'insenatura principale del borgo, è l'emblema del tratto di costa di Sant'Elia, che in estate si riempie di bagnanti mentre nel resto dell’anno, complici le giornate soleggiate, accoglie chiunque voglia trascorrere  qualche ora di relax, leggendo un libro o semplicemente fermandosi ad osservare il paesaggio e ascoltare la musica del mare. Il borgo è circondato da casette colorate, mentre proseguendo sulla stradina che porta ad una piccola altura, si trova un'edicola votiva da tutti conosciuta come "la Madonnina". Da qui ci si ritrova affacciati su di una scogliera da dove si rimane colpiti dal suggestivo promontorio di Capo Zafferano, altra meta molto amata della zona che, con il suo faro e la sua variegata vegetazione, è anche la casa della moltitudine di gabbiani che lo abitano. Se dall’altura dove è situata la “Madonnina” si volge lo sguardo al lato opposto a Capo Zafferano, si può anche riconoscere e guardare il promontorio di Cefalù e, nelle serene giornate invernali, le Madonie imbiancate di neve fanno da sfondo creando un paesaggio davvero unico, dai colori pastello. Sant'Elia, pur essendo una frazione di Santa Flavia, offre delle particolari suggestioni, come se il borgo vivesse in una realtà sospesa, con uno scorrere del tempo molto lento, scandito dalla vita di mare e della pesca, illuminato da albe dipinte da colori mozzafiato. Sant’Elia, d'estate si risveglia e offre una stagione movimentata e calda, in inverno offre una stagione più tranquilla e taciturna.







lunedì 15 aprile 2024

Spaghetti con la bottarga di tonno e muddica atturrata

 

Vi piace la bottarga? Con la bottarga si può realizzare un piatto semplice, facile e veloce. Bastano pochi ingredienti.

Spaghetti von la bottarga di tonno e muddica atturrata

Ingredienti
70 gr  o 80 gr di pasta a persona (se volete potete aumentare o diminuire la quantità)
sale q.b.
1 spicchio d'aglio
olio evo q.b.
bottarga di tonno q.b.

Per fare la muddica atturrata
Ingredienti
pane grattugiato q.b
olio evo q.b
sale q.b.
pepe bianco q.b.

Procedimento
Per il pangrattato
In un padellino mettete il pane grattugiato con un filo d'olio evo, un pizzico di sale e un pizzico di pepe bianco  e fate tostare a fiamma bassa. Mettete il pangrattato da parte. Nella stessa padella versate l'olio evo, aggiungete l'aglio intero e fatelo leggermente soffriggere. Grattugiate la bottarga di tonno. Nel frattempo lessate la pasta in acqua bollente salata per circa 10 minuti. Trascorso il tempo, versate la pasta nella padella, aggiungete un pò di acqua di cottura e aggiungete la bottarga. Amalgamate e adagiate gli spaghetti su un piatto, aggiungete un altro pò di bottarga. E infine aggiungete il pane grattugiato.


Pesto alla genovese

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